Ancora un pò di globalizzazione, e il grosso di quello che producono in paesi con manodopera a basso costo-per effetto della contrazione dei consumi nei paesi ex -ricchi- finiranno per doverselo mangiare, metaforicamente parlando.
Sembra che molti industriali nostrani proprio non si rendano conto che perchè i paesi in via di sviluppo comincino a consumare articoli di lusso in quantità tali da sostenere il giochino, ci vorrà ancora parecchio tempo...e in qualche caso -con l'eccezione di una parte del Far East e del Sud America- a comprare tanti cazzabuboli che rifilavano a noi a caro prezzo, potrebbero non arrivarci mai.
In Cina, dove pure strati crescenti della popolazione sono avviati sulla via di quello che (rispetto a come stavano solo una decina di anni orsono, potrebbe ancheessere definito "benessere") la produzione industriale recentemente è calata del 7,2 %, ma quella di articoli voluttuari in determinati comparti ha subitò un tonfo ancora maggiore (e mi verrebbe da dire "ben gli stà" se solo fosse "politicamente corretto").
Per fare un esempio concreto, sarebbe come attendersi che il bambino-schiavo pakistano, al quale fanno confezionare un pallone da calcio che al bambino italiano ora propongono a 40 euro mentre a lui rende pochi centesimi, oltre ad avere il tempo per giocarci che attualmente non ha, arrivi a poterselo permettere.
Nella maggior parte dei casi, per lui una simile conquista non avverrà in questa vita, magari sarà più fortunato suo figlio.
In compenso, delocalizzando a tutto spiano, tra un pò il pallone da 40 euro non se lo potrà comprare neppure il bambino italiano...anzi ci siamo già arrivati.
E neppure quello da 10, perchè quando non ce n'è, non ce n'è...
E' il progresso , baby.